La via verde dei trabocchi

La via verde dei trabocchi

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Dopo il nostro girovagare nell’Abruzzo interno eccoci finalmente l mare. Arrivando verso Pescara scendiamo vedo sud e ci portiamo poco dopo Ortona.

Ci sono un certo numero di campeggi, la maggior parte all’interno rispetto alla ferrovia e qualcuno all’esterno, verso la costa. Attenzione però che spesso i sottopassi utili per attraversare la ferrovia sono talvolta troppo bassi e non si passa, informatevi.

I campeggi siti nella parte interna rispetto alla ferrovia hanno comunque il passaggio in spiaggia.

Alcune zone non hanno la copertura telefonica, e non dico solo copertura dati per internet, neppure quella voce.

Ecco quindi che ci troviamo sulla costa dei trabocchi.

I trabocchi

Ora bisogna spiegare cosa sono i trabocchi.

I trabocchi sono strutture in legno la cui origine risale indicativamente fra il 1200 e il 1600 (non ci sono dati certi) costituiti da passerelle che si estendono in mare, a qualche metro di altezza, sorretti da robusti tronchi di legno (pino per lo più). All’estremità troviamo una piattaforma coperta con due lunghe “antenne” che sorreggono le reti sollevabili con un argano.
Lo scopo era prevalentemente quello di poter pescare senza uscire in mare.

 

Al momento i trabocchi sono tendenzialmente delle attrazioni turistiche, molto caratteristiche, con dei ristori sulla piattaforma.

Nella storia si narra che Gabriele D’Annunzio soggiornò nel 1899 in un casolare di San Vito Chietino , di fronte a quello che oggi è chiamato “Trabocco Turchino”, dove trovò l’ispirazione per scrivere “Il trionfo della morte”.

Si veda anche: https://www.ridiabruzzo.it/2018/09/29/i-trabocchi-raccontati-da-dannunzio/

La via verde

Oggi li possiamo ammirare lungo la “Via verde”, una pista ciclopedonale che collega Ortona a Vasto, informazioni aggiornate qui: https://viaverdedeitrabocchi.info 

La via verde è una bellissima pista con l’asfalto verde, per restare in tema, con tre corsie, due per ogni senso di marcia delle biciclette, una per i pedoni. C’è da dire che lungo il percorso, di ben 42 km, ci sono delle “stazioni” per la manutenzione della bici. Il percorso è praticamente tutto in pieno sole con la vista del mare, e dei trabocchi, fatto salvo qualche sporadico albero e le gallerie che offrono una notevole frescura.

Lungo il percorso troviamo ristoranti o bar in cui rifocillarsi, insieme a noleggi per biciclette, e installazioni fotografiche.

La pista è sufficientemente illuminata e quindi è possibile utilizzarla anche dopo il tramonto, gustandosi spettacolari tramonti e i giochi di luce dei trabocchi in mare. 

Dalla pista di scende verso il mare, e credetemi, ne vale la pena, è un mare splendido.