Borghetto sul Mincio

Un tuffo nel Medioevo: un ponte fortificato, un borgo medievale… manca solo la guardia armata di alabarda che ti chiede “Quanti siete? Dove andate? Un Fiorino”.

Scherzi a parte e bando alle citazioni cinematografiche, Borghetto sul Mincio è classificato nell’elenco de I Borghi più belli d’Italia. E se lo merita: è un piccolo agglomerato di case e mulini sul Mincio, perfettamente restaurato, sovrastato da una rocca e con accanto un ponte fortificato sul fiume.

Quest’ultimo è opera di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, che fa edificare il ponte-diga per controllare l’accesso alle sue recenti conquiste nel Veronese. L’opera modifica il corso del fiume ed elimina il guado preesistente.

Pochi anni dopo Borghetto sul Mincio passa sotto la Repubblica di Venezia, che sviluppa l’attività dei mulini per la macinazione dei cereali. Sono restaurati e adibiti ad altro uso, ma rimangono suggestivi: si può vedere una ruota, restaurata a memoria storica, mossa dal''acqua.

Il territorio è comunque stato abitato fin dall’età del ferro, poi usato come punto importante di guado dai Romani. I Longobardi nel VIII-IX sec. d.C. vi edificano un punto di dogana, un Gastald, per riscuotere le gabelle all’attraversamento del fiume.

 

Ci siamo arrivati per raggiungere degli amici, parcheggiati in una delle due accoglienti aree di sosta alle porte del paese, nell’alveo del Mincio. Sono dotate di elettricità, camper service, giochi per i bimbi e il terreno è in erba.
Assieme ai nostri amici abbiamo passato una piacevole serata a spasso per le vie del paese e siamo saliti al Castello Scaligero, da dove si gode di un panorama notevole.

Borghetto è una frazione di Valeggio sul Mincio, un paese molto curato, che conta fra l’altro di un parco botanico da 50 ettari, il Parco Giardino Sigurtà, visitabile a piedi o in bicicletta.

 

Il piatto tipico di Borghetto sul Mincio sono i tortellini di Valeggio, con la caratteristica forma di un nodo. Questa deriva da una leggenda, spiegata lungo la strada che porta al Castello, secondo cui il capitano Malco e la sua amante Silvia, una Ninfa, intrecciarono con un nodo il velo di lei come pegno di amore infinito, prima di gettarsi assieme nel Mincio per sfuggire alle ire di Isabella, nipote del Visconti, che, pazza di gelosia indusse il Principe a lanciare le sue truppe contro di loro. Malco e Silvia si rifugiarono a vivere per sempre nel Mondo Di Mezzo, dentro il Mincio, in un castello incantato.

Che crediate o no alla leggenda, una visita a Borghetto vale sicuramente un week-end.