Priscilla, la regina del deserto (1994)

Priscilla, la regina del deserto (1994)

Per chi come noi, oltre che camperista è anche appassionato di fuoristrada, già dal titolo si viene presi da dubbio amletico. Ma cosa o chi è mai Priscilla?

Come ben sapeva Albertone, di regina nel deserto ce ne è una sola…la Land Rover, peraltro sempre rotta. Protagonista del film di Scola “Riusciranno i nostri eroi…”, lo ricordate? Ecco la somiglianza! Sempre rotta, proprio come Priscilla, il bus in viaggio nel deserto australiano di questo film che sul più bello …non parte! (incubo riuscito di ogni viaggiatore). A condurlo è un trio abbastanza insolito: omosessuali e transessuali che si guadagnano da vivere facendo le Drag Queen, si travestono da donne e cantano successi degli anni 70/80 e non solo in giro per locali. Quindi NON è un film sulla vita in camper. Salvo che il camper è ora rifugio, ora trappola ferma nel deserto, ora luogo di trasformazione, ora modo per sfoggiare la loro diversità. E Priscilla subisce una trasformazione nel corso del film: da argento a rosa confetto, per nascondere una scritta ingiuriosa che qualcuno ha notte tempo scritto sulla fiancata.

Memorabile la scena in cui Felicia canta un’aria della Traviata sul tetto di Priscilla seduta su una enorme poltrona a forma di decolté glitterato con un lunghissimo drappo argento che svolazza a suon di musica.

 

Non so voi ma l’idea di viaggiare sul tetto del camper con il vento che mi accarezza guardando il panorama è un mio sogno proibito da sempre.

Il film ha vinto un Oscar come migliori costumi, circa 500 dicono, indubbiamente fantasmagorici, se lo guardate potete trovare idee per un prossimo spettacolo!

Eccovi la critica che più ho apprezzato sul web

A voi il trailer:

https://www.youtube.com/watch?v=wGWWeourHUg

Se siete cinefili incalliti e non lo avete ancora visto, non potete assolutamente perdervelo.

E ora, Buona visione!